Una minuscola medusa ha dimostrato, per la prima volta, una potente capacità cognitiva: la capacità di apprendere per associazione. Sebbene non abbia un cervello centrale, la medusa dei Caraibi (Tripedalia Cystophora), grande quanto la punta di un dito, può essere addestrata ad associare la sensazione di sbattere contro qualcosa con un segnale visivo e a utilizzare l’informazione per evitare collisioni future.
La scoperta delle è molto importante perché dimostra che un sistema nervoso centralizzato, o cervello, non è necessario per l’apprendimento associativo.
Queste osservazioni inducono a pensare che l’ipotesi presentata nell’articolo “The Quantum Nature of Biological Intelligence” riguardante una “intelligenza biologica” che si avvale di dinamiche fisiche di interazione tra bosoni di gauge e bosoni di Nambu Goldstone, ovvero tra campi elettromagnetici e informazioni dello stato del sistema derivanti da rotture di simmetria, possa trovare ulteriori conferme anche in queste ricerche.